giovedì 11 febbraio 2010

SERRE BIOCLIMATICHE

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Uno sguardo sulla situazione ad un anno dall'entrata in vigore del DL 192/95

Data 13.02.2007 -- Si prendano in esame le seguenti normative regionali:

La legge n.39 del 2004 della Regione Lombardia, sul risparmio energetico negli edifici e per la riduzione delle emissioni inquinanti, è dato dal considerare come volumi tecnici, e quindi non computabili ai fini volumetrici, le serre bioclimatiche e le logge addossate o integrate all'edificio, opportunamente chiuse e trasformate per essere utilizzate come serre per lo sfruttamento dell'energia solare passiva.
La legge n.21 del 1996 della Regione Veneto, conserva la sua valenza innovativa per agevolare l'attuazione delle norme sul risparmio energetico, con le modalità di calcolo delle volumetrie edilizie per il perseguimento di maggiori livelli di coibentazione termo e acustica o di inerzia termica.
Intanto l'Alto Adige fa scuola: Klima Haus - Casa Clima organizza corsi base, avanzati, per certificatori e master per progettisti. www.agenziacasaclima.it
Le norme emanate dalla Giunta provinciale di Bolzano in materia di risparmio energetico negli edifici di nuova costruzione (decreto del Presidente della Giunta Provinciale n. 34 del 29.09.2004) prevede di non superare i 70 kWh/mq a, ovvero la categoria "C" di CasaClima.
La legge nazionale (10/91) non viene più applicata in Alto Adige.
La normativa locale incentiva la costruzione di edifici CasaClima A considerando la cubatura derivata dal calcolo di murature da 30 cm. (Lo stesso criterio della legge regionale veneta n.21/96 ma con una migliore qualità nei risultati).
E Carugate, comune nelle vicinanze di Milano, si è mosso bene: il suo Regolamento edilizio è proprio un esempio da seguire. Il certificato ClassEnegia è un altro traguardo raggiunto. Gli obiettivi del Regolamento edilizio:
Miglioramento prestazioni energetiche dell'involucro edilizio;
Miglioramento dell'efficienza degli impianti termici;
Miglioramento dell'efficienza degli impianti elettrici;
Impiego di fonti rinnovabili;
Miglioramento del comfort estivo (passivo);
Bio-edilizia;
Riduzione effetto radon (*);
Contenimento dei consumi dell'acqua potabile.
L'elemento di forza di una normativa comune per la certificazione: la suddivisione in classi di fabbisogno di calore:
Categoria A < 30 kWh/mq a
Categoria B < 50 kWh/mq a
Categoria C < 70 kWh/mq a
Categoria E < 90 kWh/mq a
Categoria F < 120 kWh/mq a
Categoria G > 120 kWh/mq a
La domanda sorge spontanea: di che classe è la nostra casa? Ovvero quanto consuma?

Si evince che cambiare le regole del costruire è utile ed indispensabile per migliorare l'efficienza dei nostri edifici e contenerne i costi in termini di energia e di impatto ambientale. A tale proposito ci permettiamo di evidenziare che nel Congresso mondiale degli Architetti UIA/AIA, Chicago, 18-21 giugno 1993 sono stati sanciti i principi che ogni progettista dovrebbe perseguire.

(*) radon: gas nobile, radioattivo e cancerogeno)

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